Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!


 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Primo Soccorso.

Ultimo Aggiornamento: 26/07/2008 14:34
OFFLINE
Post: 191
Sesso: Femminile
26/07/2008 14:34



Assideramento

E’ la prolungata esposizione al freddo. Sintomi: intorpidimento, sonnolenza, barcollamento, diminuzione della vista, perdita di coscienza. Portate il paziente in un luogo caldo. Avvolgetelo in coperte o mettetelo in una vasca da bagno contenente acqua non molto calda. Quando si sarà riscaldato, asciugatelo accuratamente e copritelo con coperte di lana. Dategli bevande calde, non alcoliche, se non ha perduto la conoscenza. Badate che non si arresti il respiro e, se è necessario, eseguite la respirazione bocca a bocca.




Avvelenamento accidentale
Non fate nulla senza aver ascoltato i consigli del vostro medico o del Centro antiveleni. Dite di che veleno sospettate che si tratti, quanto ne ha ingerito, l'età della persona e quanto tempo pensate sia trascorso. Seguite le istruzioni che vi verranno date.

Se non avete modo di parlare con un medico, dovrete decidere da soli se provocare o no il vomito;

Provate il vomito se la persona è cosciente ed ha ingerito: Alcool, Acqua ossigenata, cibo avariato, funghi avvelenati, detersivi, deodoranti, lacche, medicine, naftalina, profumi o veleno per topi.
NON provocate il vomito se la persona è incosciente o se ha ingerito: Ammoniaca, acidi, candeggina, benzina, nafta, prodotti per pulire, soda o solventi.
In ogni caso mantenete calma la persona, fatela sdraiare su un fianco, ricopritela con una coperta e ricordatevi di portare con voi e di mostrare al medico il contenitore del prodotto.

Se il veleno è stato inalato come può succedere con l'ossido di carbonio ricordatevi: L’ossido di carbonio è un gas incolore e inodore che uccide senza che la vittima se ne accorga. Può essere infiammabile ed esplosivo.

Un motore d’auto, lasciato acceso anche per poco tempo in una rimessa chiusa, può produrre una dose mortale di gas. L’odore dei gas di scarico non è dato dall’ossido di carbonio ma deriva dalla combustione di altre sostanze presenti nella benzina. L’ossido di carbonio è prodotto anche dalla combustione del legno e del carbone, dai fornelli o dalle graticole a carbone di legna, dai bruciatori di nafta difettosi, ecc. Il pericolo è particolarmente grave nei locali scarsamente ventilati.

I sintomi dell’avvelenamento da ossido di carbonio sono: mal di testa vertigini, debolezza, difficoltà respiratoria, talora vomito, quindi collasso e perdita di coscienza. La pelle, le unghie delle mani, le labbra possono assumere un colore rosso vivo.

Primo soccorso: non respirate voi stessi l’aria dell’ambiente in cui è avvenuto l’incidente! Se l’infortunato si trova in un luogo di difficile accesso ricordate che il soccorritore deve indossare la maschera antigas e deve essere assicurato ad una fune di sicurezza.

Portate subito il paziente all’aria aperta o aprite tutte le finestre e le porte. Iniziate subito la respirazione artificiale se il soggetto non respira o respira in modo irregolare. Verificate la necessità del massaggio cardiaco.

Tenete il paziente sdraiato e tranquillo per ridurre al minimo il suo consumo di ossigeno. Copritelo per tenerlo caldo. Chiamate un medico. Se la situazione appare grave, chiamate un’ambulanza o i vigili del fuoco o la polizia. Non trascurate di specificare la natura dell’incidente.


Brividi
I brividi precedono di solito la febbre e sono perciò un precoce segno di malattia. L’influenza, la polmonite, l’infezione urinaria, la malaria sono malattie in cui spesso la febbre è preceduta da brividi. Mettete a letto il paziente coprendolo con coperte, dategli una borsa d’acqua calda e tenetelo tranquillo. Potete dargli bevande calde, purché non alcoliche.

Colpo di calore (o di sole)
Il soggetto colpito è debole irritabile, stordito, nauseato. Cessa di sudare e la pelle gli diventa calda e secca. La temperatura corporea sale rapidamente e può arrivare a 40 °C o più. Il paziente può perdere la conoscenza.

Mettetelo subito in luogo fresco. Sdraiatelo all’ombra, con la testa e le spalle leggermente sollevate, slacciategli i vestiti e fategli vento, versategli addosso secchi di acqua fresca, oppure avvolgetegli testa e corpo in asciugamani e lenzuola imbevuti di acqua fredda (o meglio di ghiaccio). Massaggiategli le gambe dirigendovi dai piedi in alto, verso il cuore. Dategli bevande fredde ma non stimolanti. Chiamate il medico.

I colpi di sole leggeri (mal di testa, spossatezza, vertigini, pelle fredda e sudata, talora svenimento) possono essere curati tenendo il paziente all’ombra (o in ambiente con aria condizionata) e applicandogli sulla testa asciugamani imbevuti di acqua fredda (o meglio di ghiaccio). Gli si possono far bere tre o quattro bicchieri di acqua fredda contenenti ciascuno mezzo cucchiaino di sale, uno ogni quarto d’ora.


Congelamento
Subito prima del congelamento, la pelle può apparire arrossata, ma con il procedere del congelamento la pelle diventa bianca o grigio-giallastra. Può esservi o no dolore.

Coprite la regione congelata con le mani calde, con indumenti o coperte. Non strofinate gli arti gelati e non applicatevi neve. Portate la persona colpita in luogo chiuso al più presto possibile e immergete la parte congelata in acqua che deve essere piacevolmente calda quando la proverete, immergendovi il gomito.

Non usate acqua bollente o comunque troppo calda (non oltre i 38 °C). Non applicate borse d’acqua calda o termofori e non tenete il paziente vicino a una stufa. Il calore eccessivo danneggia più che mai i tessuti. Date bevande calde (non alcoliche). Quando il paziente si è riscaldato esortatelo a muovere le parti colpite. Se occorre, medicate con garze sterili.


Convulsioni
Durante le convulsioni le labbra del soggetto diventano blu, egli volge in alto gli occhi e getta indietro la testa, il corpo è scosso da contrazioni incontrollabili. Non cercate di frenare i movimenti convulsivi. Ponete il soggetto sul pavimento e tenetegli la testa girata da un lato per permettere alla saliva di uscire dalla bocca. Spostate i mobili affinché il paziente non si ferisca urtandovi contro. Mettetegli un fazzoletto arrotolato tra i denti per evitare che si morda la lingua. Se ha febbre, ponetegli sulla fronte un panno imbevuto di acqua fredda e praticate sul corpo spugnature con alcol o acqua fredda. Quando le convulsioni cessano, mettete il paziente nella posizione più comoda possibile e chiamate un medico.

In genere le convulsioni non durano più di pochi minuti. Possono essere casuali e inoffensive ma possono essere sintomo di una grave malattia o anche di fame.


Denti - Mal di denti
Un analgesico può darvi momentaneo sollievo. Potete anche provare a tenere in bocca un pò di acqua a temperatura ambiente. Per il dolore causato da una carie facilmente individuabile, pulite la carie del dente con un batuffolo di cotone montato su uno stecchino, poi tappatela con un poco di cotone sterile imbevuto d’olio di garofano. Fate attenzione a non toccare le gengive o la lingua perché vi darebbe un forte bruciore.

Se il dolore non proviene da una carie, ma dalla gengiva o dalla mandibola, ponete sul lato dolente della faccia una borsa di acqua calda o un impacco freddo. Andate dal dentista al più presto possibile.


Diarrea
La diarrea comune (scariche intestinali troppo frequenti o liquide ed esagerate) causata da eccessi alimentari, da cambiamento di vitto o di acqua, dall’affaticamento o dalla tensione nervosa, generalmente guarisce in un tempo compreso tra le 12 e le 48 ore. I dolori addominali sono una tipica caratteristica di queste situazioni. La guarigione si ottiene più facilmente astenendosi dal mangiare per le prime 18-24 ore. Poiché il corpo è disidratato, è assai importante sostituire i liquidi perduti. Date quindi al paziente tè leggero, brodo salato o acqua minerale ogni ora o dopo ogni scarica. I liquidi devono essere tiepidi (né molto caldi, né molto freddi).

La permanenza a letto può affrettare la guarigione. Quando le scariche sono cessate da circa 18 ore, cominciate ad alimentare il paziente con una dieta leggera: pane tostato, riso in bianco molto cotto, verdure passate, alimenti per bambini, oltre ai liquidi già descritti. Evitate i cibi piccanti e non usate lassativi. Se la diarrea persiste, consultate un medico. La diarrea può essere pericolosa nei bambini e richiede il tempestivo intervento del medico.


Ferite da punta
Spremete delicatamente la ferita per facilitarne il sanguinamento. Le ferite provocate da chiodi, fili metallici, punteruoli o altri oggetti appuntiti, tendono a imprigionare all’interno i germi.

Lavatevi le mani, poi pulite bene la zona interessata e poi la ferita stessa e applicatevi un disinfettante come se fosse un taglio. Coprite la ferita leggermente, con una medicazione sterile. Applicate una borsa di ghiaccio per ridurre il gonfiore, diminuire il dolore e ostacolare l’assorbimento di sostanze tossiche.

Conducete il ferito dal medico. Questi pulirà meglio la ferita, la allargherà se lo riterrà necessario e vi informerà sull'antitetanica se il ferito non è vaccinato contro il tetano.


Folgorazione
Ricordate che ogni secondo di contatto con la sorgente di elettricità riduce le possibilità di sopravvivenza del folgorato. Togliete il contatto nel modo più rapido e più sicuro possibile, interrompendo al più presto il circuito elettrico.

In casa staccate la spina o togliete la corrente chiudendo l’interruttore generale. Fuori di casa servitevi di un bastone o di un ramo asciutti o di una corda o di un indumento asciutti, per spingere o tirare via il filo elettrico dall’infortunato o questo dal filo. Assicuratevi di essere su una superficie asciutta, e toccate soltanto oggetti asciutti e non conduttori di elettricità. Non toccate la vittima, finché non sia interrotto il contatto con la corrente. Quindi esaminatela, se è cosciente alzategli le gambe di 30 centimetri per prevenire lo shock, se non è cosciente disponete la vittima sdraiata su un lato e copritela con una coperta. Mandate qualcuno a cercare un medico e a chiamare l’ambulanza.

Se la vittima non respira e il polso non batte, e se siete esperti, potete tentare di rianimarlo con una respirazione artificiale e con il massaggio cardiaco (Se non avete sicura pratica è inutile farlo, infatti nei casi di folgorazione i muscoli masticatori sono fortemente contratti e la bocca tenacemente chiusa, per cui l'apertura di essa non è agevole, in questi casi usate un apribocca badando a non provocare danni alle labbra e ai denti). Ricordatevi anche di cercare sia l’ustione di entrata, sia quella di uscita e che vanno considerate come ustioni gravi.


Fratture
Mentre attendete il medico, tenete caldo l’infortunato e, se è necessario, combattete lo shock. Applicate una borsa di ghiaccio sulla zona dolente. Se la estremità dell’osso fratturato sporge dalla pelle e l'emorragia è grave, fermatela ma non cercate di riportare l’osso al suo posto. Non tentate di pulire la ferita. Aspettate il medico. Se non trovate un medico e l’infortunato deve essere trasportato per ricevere le cure del caso, la frattura deve essere immobilizzata con stecche per evitare danni maggiori. Come stecche, usate tutto ciò che può servire a tenere ferme le ossa fratturate: cartone, giornali o riviste per le braccia, manici di scopa o assi per le gambe. Adoperate stecche abbastanza lunghe da giungere oltre le articolazioni che sono al di sopra e al di sotto della frattura

Se l’arto deve essere raddrizzato prima di poter applicare le stecche, reggetelo con una mano dall’uno e dall’altro lato della frattura, mentre qualcuno lo metterà con delicatezza nella posizione più naturale possibile. Imbottite le stecche improvvisate con cotone idrofilo o stracci puliti e legatele al loro posto saldamente (ma non troppo strette), con bende, cinture, cravatte o strisce d’indumenti.

Le stecche servono esclusivamente per immobilizzare la frattura: lasciatene la riduzione al medico. Quando è possibile non immobilizzate la frattura e non muovete affatto il paziente. Se si tratta di una frattura della colonna cervicale o dorsale, del bacino o del cranio non tentate di muovere il paziente.

Se la vittima non riesce a muovere le dita delle mani con disinvoltura o se avverte un formicolio o un intorpidimento alle spalle, può esservi frattura della colonna cervicale.

Se l’infortunato può muovere le dita delle mani ma non i piedi o le dita dei piedi o se avverte un formicolio o intorpidimento alle gambe, o dolore se tenta di muovere la schiena o il collo, può esservi frattura della colonna dorsale.

Aprite i vestiti attorno al collo e alla vita dell’infortunato. Copritelo e chiamate un’ambulanza. Non muovetelo per esaminarlo. Non alzategli la testa per farlo bere. Non lasciatelo muovere. Il midollo spinale attraversa le vertebre cervicali, dorsali e lombari e ogni compressione o movimento può causare una paralisi irreparabile.

Non pensate che non vi siano fratture soltanto perché l’infortunato può muovere l’articolazione o l’arto leso. Per evitare complicazioni, chiamate subito il medico o l’ambulanza.



Gola - Corpi estranei
Dovete sospettare la presenza di un corpo estraneo quando la vittima presenta difficoltà a respirare e porta le mani alla gola. Questi incidenti si presentano soprattutto mentre si mangia o durante il consumo di un chewing gum. I bambini possono aspirare gli oggetti più diversi!

La cute del volto diventa di un rosso acceso ma con il passare del tempo, se la difficoltà a respirare persiste o si aggrava, il colorito può diventare bluastro. Agite prontamente.

Esortate la vittima a tossire per espellere il corpo estraneo. Non tentate di afferrarlo con le dita: ciò è meno efficace della tosse e può spingerlo ancora più giù.

Se la tosse non è sufficiente e il soggetto è un bimbo, tenetelo con la testa in giù sostenendo la faccia con la mano sinistra, appoggiandolo alle vostre gambe e dategli qualche energico colpo sulla schiena tra le scapole oppure voltate il bimbo, sempre con la testa in basso, e premete quattro volte con due dita in mezzo ai capezzoli,esercitando pressione.

Se il bimbo è troppo grande per tenerlo così oppure se l’infortunato è un adulto, colpite energicamente per 5 volte il dorso tra le scapole. Dovete quindi eseguire la manovra di Heimlich. Senza perdere tempo, ponetevi dietro al soggetto e cingetelo con le vostre braccia. Unite le mani, serrate a pugno, in corrispondenza della parte più alta dell'addome, cercando di non comprendere le costole. Esercitate con i vostri pugni una pressione brusca e molto intensa: non dovete pensare al dolore che potrete provocare ma a far respirare il malcapitato! Ripetete la manovra in rapida successione per 5 volte. Se il corpo estraneo non si sposta, chiamate un medico o l'ambulanza e continuate con i colpi sul dorso e con la manovra di Hiemlich.

Continuate anche in caso di perdita di conoscenza. In questo caso potete sdraiare a terra l'infortunato ed esercitare ripetute pressioni sulla parte alta dell'addome. In caso estremo dovete eseguire la respirazione bocca a bocca. Nei rari casi in cui si riesce a spingere un corpo estraneo più in basso, è possibile che almeno uno dei due polmoni sia libero e riprenda a respirare. Chiamate sempre il medico se il corpo estraneo non è stato espulso dalla gola, anche se cessa di dare disturbo. Se il corpo estraneo giunge ai polmoni può provocare disturbi di vario genere, acuti e cronici e, soprattutto, complicazioni infettive.

Se siete voi a soffocare avvertite chi vi sta vicino indicando la vostra gola, datevi quattro rapidi colpi sotto le costole, esercitando pressione verso l'alto sull'addome. Piegatevi sullo schienale di una sedia, appoggiandovi l'addome ed esercitando quattro colpi di pressione. Se continua il soffocamento non fermatevi.

Tenete presente che i piccoli oggetti rotondi (perline, bottoni, monete, palline) inghiottiti dai bambini passano di solito senza danni attraverso l’intestino e vengono quindi spontaneamente eliminati. Non somministrate purganti né alimenti che facciano volume: attenetevi alla dieta normale. Se l’oggetto provoca dolore, consultate il medico. Per qualche giorno setacciate le feci per accertare che l’oggetto vengano espulso. Gli oggetti taglienti o appuntiti (forcine, spilli di sicurezza aperti, frammenti di ossa) sono pericolosi. Non perdete la testa, ma consultate immediatamente un medico. Potrà darsi che siano necessari strumenti speciali per scoprire e asportare l’oggetto.


maluan65
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
Website counter